Carrozza Tipo UIC-X 1979 “cellulare” delle Ferrovie dello Stato Italiane (FS) per il trasporto detenuti, livrea rosso fegato/grigio, epoca V.
Sin dagli inizi del ‘900, le Ferrovie dello Stato offrirono il servizio di trasferimento di detenuti, utilizzando carrozze specificamente attrezzate per motivi di sicurezza, cosiddette “cellulari”. Erano di norma dotate di un numero variabile di celle chiuse (in base alla tipologia di carrozza), spazi dedicati alle guardie di accompagnamento, grate a porte e finestrini, senza intercomunicanti di testa.
La salita/discesa dei detenuti doveva essere effettuata sempre in stazioni isolate o poco affollate, con tutte le accortezze del caso e dal lato opposto rispetto alla normale affluenza dei passeggeri per evitare il più possibile il contatto visivo e fisico. Nel caso in cui non si potesse effettuare un treno dedicato con solo la carrozza cellulare, questa veniva inserita in composizione a treni passeggeri ordinari, di norma immediatamente dietro alla macchina titolare del treno, ovviamente isolata dai passeggeri regolari.
Negli anni ’70 le FS progettarono un nuovo tipo di carrozza “cellulare”, basato sulle UIC-X accorciate in lunghezza e con diversa organizzazione interna, ma in seguito il progetto venne annullato e nel 1986 al posto di questo vennero trasformate due carrozze UIC-X Tipo 1979 di seconda classe, precedentemente danneggiate per incidenti, che subirono la soppressione delle porte di testa, applicazione di grate a porte di salita e degli scompartimenti interni attrezzati a celle, ed apertura dei finestrini limitata a 10 cm. Restarono in servizio fino al 2001, quando vennero ritrasformate in carrozze passeggeri ordinarie.